la periodizzazione
La programmazione sportiva deve essere impostata solo ed unicamente in base alle date nelle quali si devono svolgere la competizioni più importanti alle quali si deve partecipare. Tali date (esempio olimpiadi o campionati del mondo, europei, ecc.) sono fondamentali in quanto non possono essere assolutamente modificate in qualsiasi caso; è l'atleta che deve adattarsi a tali appuntamenti, cercando di arrivarci nello stato di condizione più elevato possibile.
A tal fine la programmazione prevede il frazionamento del periodo di allenamento in cicli più o meno lunghi (microcicli di 5-7 giorni - mesocicli di 3-4 microcicli), ognuno dei quali deve prevedere un indirizzo allenante specifico sviluppato in base a precise metodologie di lavoro (sovraccarico, pliometria, preatletismo generale, ecc.).
Il concatenamento tra ogni seduta di lavoro, tra i microcicli, e tra i mesocicli strutturati, è un compito che richiede un grande impegno in considerazione anche della distribuzione ciclica del Carico Allenante, che deve essere sempre rispettata.
Come precedentemente descritto, il Carico Allenante di una singola seduta di allenamento è il risultato della somma degli stimoli determinati da tutti gli esercizi programmati che si riflettono, come agente stressorio, sull'organismo (carico interno) e può venir riassunto in due parametri denominati Quantità (totale del carico della seduta di allenamento) ed Intensità (rapporto tra carico e tempo nel quale il carico programmato viene svolto).
Per Quantità si intende il numero di Kg. sollevati o il numero di Km. percorsi nell'allenamento ecc..
Per Intensità si intende l'indicazione oggettiva della reale entità dell'impegno (velocità di percorrenza, Kg. in % del carico massimo, ecc.).
Questi due parametri devono avere un andamento diversificato in quanto hanno compiti ed effetti diversi.
La Quantità ha effetti formativi e dà stabilità alle acquisizioni ottenute, agendo sul cumulo di riserve energetiche, con azione di modifica dei presupposti cellulari plastici ed aumentandone la capacità dei meccanismi energetici.
L'Intensità ha effetti di ottimizzazione inducendo, attraverso una massiccia richiesta di energia, una coordinazione ai vari livelli di funzionalità. Essa mette a punto le coordinazioni specifiche che sono necessarie alla massima efficacia e agisce sugli enzimi che determinano il massimo della potenza del meccanismo energetico.
Il compito più impegnativo per un allenatore è senz'altro quello di determinare la Quantità (o volume) e l'Intensità del contenuto di ogni singola seduta di lavoro, evidenziando graficamente il concatenamento tra tutte le sedute proposte in un ampio arco di tempo (anche annuale). Ciò permette una puntigliosa articolazione della ciclicità, che deve essere strutturata a seconda degli obiettivi da raggiungere in base al calendario delle competizioni.
A tal fine la programmazione prevede il frazionamento del periodo di allenamento in cicli più o meno lunghi (microcicli di 5-7 giorni - mesocicli di 3-4 microcicli), ognuno dei quali deve prevedere un indirizzo allenante specifico sviluppato in base a precise metodologie di lavoro (sovraccarico, pliometria, preatletismo generale, ecc.).
Il concatenamento tra ogni seduta di lavoro, tra i microcicli, e tra i mesocicli strutturati, è un compito che richiede un grande impegno in considerazione anche della distribuzione ciclica del Carico Allenante, che deve essere sempre rispettata.
Come precedentemente descritto, il Carico Allenante di una singola seduta di allenamento è il risultato della somma degli stimoli determinati da tutti gli esercizi programmati che si riflettono, come agente stressorio, sull'organismo (carico interno) e può venir riassunto in due parametri denominati Quantità (totale del carico della seduta di allenamento) ed Intensità (rapporto tra carico e tempo nel quale il carico programmato viene svolto).
Per Quantità si intende il numero di Kg. sollevati o il numero di Km. percorsi nell'allenamento ecc..
Per Intensità si intende l'indicazione oggettiva della reale entità dell'impegno (velocità di percorrenza, Kg. in % del carico massimo, ecc.).
Questi due parametri devono avere un andamento diversificato in quanto hanno compiti ed effetti diversi.
La Quantità ha effetti formativi e dà stabilità alle acquisizioni ottenute, agendo sul cumulo di riserve energetiche, con azione di modifica dei presupposti cellulari plastici ed aumentandone la capacità dei meccanismi energetici.
L'Intensità ha effetti di ottimizzazione inducendo, attraverso una massiccia richiesta di energia, una coordinazione ai vari livelli di funzionalità. Essa mette a punto le coordinazioni specifiche che sono necessarie alla massima efficacia e agisce sugli enzimi che determinano il massimo della potenza del meccanismo energetico.
Il compito più impegnativo per un allenatore è senz'altro quello di determinare la Quantità (o volume) e l'Intensità del contenuto di ogni singola seduta di lavoro, evidenziando graficamente il concatenamento tra tutte le sedute proposte in un ampio arco di tempo (anche annuale). Ciò permette una puntigliosa articolazione della ciclicità, che deve essere strutturata a seconda degli obiettivi da raggiungere in base al calendario delle competizioni.
Vari autori (Vorobjev- fig. A, Tschiene Fig. B, Metwejev Fig. C) propongono diversi modelli di pianificazione annuale nei quali sono messi in relazione i vari periodi di allenamento (preparazione, precompetizione e competizione).
Dallo schema proposto da Matwejev si può notare come in ogni periodo stabilito, Quantità ed Intensità stiano in un preciso rapporto a seconda degli obiettivi programmati o da raggiungere: periodo di preparazione: - la Quantità sale repentinamente - l'Intensità sale moderatamente periodo di precompetizione: - la Quantità cala bruscamente - l'Intensità aumenta repentinamente (incrocio tra le due curve) I periodo di competizione: - la Quantità resta bassa - l'Intensità rimane alta II periodo di competizione: - la Quantità si alza e poi si riabbassa - l'Intensità tende a scendere e poi ritorna verso i valori massimali (le due curve tendono ad avvicinarsi ma senza incrociarsi; hanno un andamento simmetrico) III periodo di competizione: - la Quantità continua a scendere tendendo al livello minimo - l'Intensità resta ai livelli massimi periodo di transizione: - la Quantità raggiunge il livello minimo - l'Intensità cala bruscamente fino al livello minimo. |
Fig. A
Fig. B Fig. C |
Quello descritto è forse il modello più classico della periodizzazione che viene citato in quasi tutti i testi di teoria e metodologia dell'allenamento. Quanto riportato, comunque, è solo un esempio, in quanto è solo l’allenatore che può determinare se i modelli riportati in Fig. A, B e C, sono o no corrispondenti alle sue necessità, o se devono essere completamente diversi, in base alla specificità della disciplina allenata, alle esigenze dell'atleta, al livello raggiunto e soprattutto a seconda della:
- data di inizio del periodo di competizione (fondamentale)
- data di inizio del periodo di preparazione
- data di inizio del periodo di precompetizione
- data delle gare più importanti.
Riuscire a dare un valore numerico alla Quantità ed all'Intensità permette di controllare se il piano di lavoro impostato è coerente con gli obiettivi stabiliti preventivamente in fase di strutturazione del piano di allenamento annuale; ciò vuol dire che è possilile effettuare un confronto in un preciso momento tra le metodologie di allenamento svolte in una precisa seduta con il livello di Quantità ed Intensità previsti in quella precisa data.
Il controllo, però, può avvenire soltanto quando la programmazione e stata fatta su un ampio periodo di tempo (preferibilmente un intero anno agonistico).
Tale quantificazione si ottiene con un calcolo su carico di lavoro, numero ripetizioni, tempo di svolgimento, tempo di recupero, ecc., per ogni esercizio programmato e seduta di lavoro e riportando i risultati in percentuale su un piano cartesiano in modo da disegnare l'andamento delle due funzioni Quantità ed Intensità.
Il grafico così ricavato permette il controllo della Periodizzazione Annuale.
Questo è indubbiamente il problema fondamentale della programmazione sportiva, soprattutto in quelle discipline a carattere ciclico (atletica leggere, nuoto, canottaggio, ecc.) nelle quali la preparazione tecnica ha un alto contenuto condizionante, ma anche il più impegnativo in quanto la massa di calcoli da effettuare per tale funzione è enorme.
Ricercare quindi tutti i valori di Quantità ed Intensità e riproporli su grafico per una facile consultazione è cosa che deve essere supportata da un personal computer che, con la sua velocità di calcolo, permette di ottenere i risultati in pochi secondi.
- data di inizio del periodo di competizione (fondamentale)
- data di inizio del periodo di preparazione
- data di inizio del periodo di precompetizione
- data delle gare più importanti.
Riuscire a dare un valore numerico alla Quantità ed all'Intensità permette di controllare se il piano di lavoro impostato è coerente con gli obiettivi stabiliti preventivamente in fase di strutturazione del piano di allenamento annuale; ciò vuol dire che è possilile effettuare un confronto in un preciso momento tra le metodologie di allenamento svolte in una precisa seduta con il livello di Quantità ed Intensità previsti in quella precisa data.
Il controllo, però, può avvenire soltanto quando la programmazione e stata fatta su un ampio periodo di tempo (preferibilmente un intero anno agonistico).
Tale quantificazione si ottiene con un calcolo su carico di lavoro, numero ripetizioni, tempo di svolgimento, tempo di recupero, ecc., per ogni esercizio programmato e seduta di lavoro e riportando i risultati in percentuale su un piano cartesiano in modo da disegnare l'andamento delle due funzioni Quantità ed Intensità.
Il grafico così ricavato permette il controllo della Periodizzazione Annuale.
Questo è indubbiamente il problema fondamentale della programmazione sportiva, soprattutto in quelle discipline a carattere ciclico (atletica leggere, nuoto, canottaggio, ecc.) nelle quali la preparazione tecnica ha un alto contenuto condizionante, ma anche il più impegnativo in quanto la massa di calcoli da effettuare per tale funzione è enorme.
Ricercare quindi tutti i valori di Quantità ed Intensità e riproporli su grafico per una facile consultazione è cosa che deve essere supportata da un personal computer che, con la sua velocità di calcolo, permette di ottenere i risultati in pochi secondi.
L'esempio riportato nella figura D, evidenzia come possono essere impostate la Quantità e l'Intensità quando l'intero anno agonistico è diviso in fase invernale ed estiva e quest'ultima è caratterizzata da un impegno particolarmente importante. In tale contesto le due fasi sono state costruite in maniera che la prima abbia degli obiettivi "quantitativi", mentre la seconda "qualitativi". (Ogni colonna equivale ad una seduta di allenamento).
Nella rieducazione muscolarequesta funzione è fondamentale soprattutto quando si imposta un piano di lavoro per atleti di alta qualificazione, ai quali sono poste delle date "presunte" di rientro data che però non è strettamente vincolante. Prendendo come riferimento quest'ultima, è possibile orientare tutto il piano di rieducazione con gli stessi criteri adottati, ad esempio, per il periodo di preparazione e per quello di supercompetizione, controllando costantemente l'andamento della Quantità e dell'Intensità, evitando così di creare delle squilibri nella crescita programmata dell'impegno muscolo-tendineo-articolare. |
Da quanto descritto si può capire che “lo studio grafico della distribuzione Quantità/Intensità nella Periodizzazione Annuale” permette ad ogni tecnico di occuparsi esclusivamente dell'organizzazione del processo di allenamento, in quanto con l'utilizzo degli attuali potenti sistemi di elaborazione è possibile arrivare a risultati estremamente complessi in tempi brevissimi (pochi secondi).
Trasformando l'allenamento in un sistema matematico-scientifico si tende dunque ad eliminare il più possibile quell'empiricità che ha regnato fino ad oggi nel mondo dello sport.
Trasformando l'allenamento in un sistema matematico-scientifico si tende dunque ad eliminare il più possibile quell'empiricità che ha regnato fino ad oggi nel mondo dello sport.